Chi è il Remote Project Manager

Ti sei mai chiesto se un manager o un imprenditore possa lavorare da remoto?

Nel 2017 ero un Project Manager in azienda, gestivo progetti dal valore di qualche milione di euro nel settore navale, ferroviario, industriale etc…

Il mio compenso da Project Manger era decisamente buono ma da qualche anno avevo capito che il mondo stava cambiando.

Il mio stesso team di lavoro diventava sempre più “remoto”.

I collaboratori erano spesso professionisti specializzati esterni all’azienda: programmatori, progettisti, business developer, commerciali…

Era incredibile riuscire a lavorare su progetti così complessi senza avere gran necessità di vedersi fisicamente ogni giorno.

Anche con gli stessi miei collaboratori interni in un certo senso lavoravo “da remoto”.

Infatti eravamo in stanze diverse e comunicavamo via telefono ed email senza alzarci dalla scrivania.

Per cui a questo punto perchè non lavorare ognuno da casa propria? o da qualsiasi altro luogo?

…perchè c’erano ancora dei forti paradigmi nella testa degli amministratori dell’azienda.

Ma io avevo capito che quella era la nuova strada, che il talento nel futuro sarebbe stato sempre meno confinato in un ufficio e che le aziende che avessero avuto la capacità di lavorare in remoto avrebbero prosperato su quelle che avevano ancora la fobia del controllo.

Così mi licenziai  e visto che nessuno lo faceva prima iniziai a fare il manager in remoto.

Gestivo progetti per aziende digitali in ambito marketing e comunicazione ed intanto imparavo le peculiarità della collaborazione 100% remota.

Ero diventato così un Remote Project Manager.

Ossia un project manager specializzato nel gestire team di lavoro da remoto.

Se vuoi saperne di più su questa professione visita: www.remote-project-management.com

Il remote project management ci da le metodologie, gli strumenti e la mentalità per lavorare su progetti in smart work.

Scoprii che per il remote working la migliore metodologia da applicare è il project management Agile ed in particolare il metodo Scrum.

Il remote project manager è anche un abile utilizzatore di tutti gli strumenti di smart working. Gli strumenti per la comunicazione, per la gestione, per il tracciamento delle attività e per il lavoro in cloud.

Ma non basta, il project manager di un team remoto deve avere anche ottime competenze relazionali, le famose soft skill. Capacità che gli permettono di fare da collettore nelle comunicazioni, e da centro di gravità per il progetto distribuito.

Insomma il remote project manager è oggi una figura fondamentale per le aziende.

In un’economia sempre più liquida dove i talenti vengono arruolati in azienda come se salpassero in una nuova nave, mi piace definire il remote project manager come il capitano che guida l’avventura.

Dopo questa esperienza ho iniziato ad erogare consulenze alle aziende per organizzare i loro progetti remoti.

Oggi, spinto dalle nuove necessità di remotizzare il lavoro a causa all’emergenza sanitaria, ho deciso di condensare anni di studi ed esperienze in un unico corso dedicato al Remote Project Management.

Più che un corso è un percorso che forma il project manager per lavorare in ambiente 100% remoto.

Il metodo del Remote Project Management viene così spiegato attraverso le metodologie, gli strumenti e la mentalità per lavorare in remoto.

Può quindi un manager o imprenditore lavorare in remoto?

Certo, e sempre più essere manager o imprenditori vorrà dire saper gestire talenti in remoto, ma occorrono le giuste strategie e tecniche. Cose che le Università inizieranno ad insegnare, forse tra qualche decennio.

Per questo la scorciatoia oggi è quella di fare il primo corso in Italia dedicato al REMOTE PROJECT MANAGEMENT.

Luca F.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *