Le opportunità per i business nel metaverso
Se ne parla tanto in questo ultimo periodo di Criptovalute, NFT, Metaverso, Blockchain e Web 3.0. Ma cosa c’è oggi di veramente utile per le aziende in questa “nuova internet“?
Ho fatto un’approfondita ricerca negli ultimi mesi e in questo articolo riporto le informazioni più importanti che ho ricavato per i business. L’intento è di essere utile a chi intende approcciarsi a questo mondo, iniziare a capirlo e sfruttarlo in ambito professionale.
Mettiamo un po’ di ordine
Per prima cosa chiariamo i termini. Se non si conoscono le definizioni è facile perdersi (e anche farsi fregare) in questo nuovo contesto. Vedramo in questo articolo quindi che cosa intendiamo per: blockchain, web 3.0, criptovalute, NFT e Metaverso. E come ognuno di questi elementi sia collegato al mondo del marketing e del business in generale.
Blockchain
Questa è la tecnologia base, un protocollo utilizzato da tutti i partecipanti alla rete per gestire i dati in maniera decentralizzata. La blockchain è quindi un database strutturato e condiviso in una rete di computer connessi.
La novità di questo protocollo sta nel fatto di essere sicuro, immutabile, trasparente e verificabile in ogni momento. Questo permette di poter scambiare i dati tra gli utenti connessi senza bisogno di un nodo centralizzato, come ad esempio un server aziendale, ma scambiando le informazioni direttamente tra i partecipanti alla rete.
Web 3.0
Il Web 3.0 è l’evoluzione ulteriore del Web 1.0 e Web 2.0 che definiscono gli standard di internet da quando è nata. Ma chiariamo le differenze tra questi tre stadi evolutivi del web.
Nel Web 1.0 le informazioni erano statiche, pubblicate in rete da aziende attraverso i primi siti web. Questi siti erano fruibili da tutti gli utenti della rete, ma solo in maniera passiva, ossia senza la possibilità di interagire.
Con il Web 2.0 si è stravolto questo paradigma introducendo il concetto di dinamicità dei contenuti web. A sancire questo divario è stata la nascita dei social media che ha visto la partecipazione attiva degli utenti nella creazione dei contenuti in rete. Basti pensare a YouTube o Facebook, che cosa sarebbero queste piattaforme senza i contenuti degli utenti?
Il lato oscuro del Web 2.0 è sempre stata la forte centralizzazione in mano a questi grandi portali che nei loro server custodiscono il nuovo oro: le informazioni degli utenti. Possiamo utilizzare questi siti gratuitamente infatti ma in cambio questi registrano e rivendono le nostre informazioni.
Il Web 3.0 nasce con l’idea di stravolgere questo paradigma e decentralizzare le informazioni. In questa maniera non sarebbero più grandi aziende a controllare questi portali ma la proprietà sarebbe distribuita in tutta la rete dei partecipanti. Questo sarebbe reso possibile proprio dalla tecnologia Blockchain.
Criptovalute
Uno dei primi utilizzi pratici della tecnologia blockchain è stato lo scambio di valuta online. Con la nascita del primo Bitcoin (nel 2009) nasce ufficialmente la criptovaluta. Una moneta digitale scambiabile attraverso la rete blockchain.
Le criptovalute sono oggi migliaia e ne nascono di nuove in continuazione. La maggiorparte di queste sono destinate a non prosperare o a estinguersi ma molte hanno visto negli ultimi anni delle crescite da record.
Questo ad esempio è l’andamento di Etherium dalla sua data di fondazione:
Nella colonna a sinistra si può vedere il valore in dollari, partito a 0,75$ nel 2015, oggi 1 EHT vale circa 3000$.
Le criptovalute, oltre che per mera speculazione, possono trovare un utilità negli scambi online di valore rendendoli più veloci e sicuri oltre che (naturalmente) decentralizzati. Non devono infatti passare da nessun organo centrale di controllo ma sono diretti tra due partecipanti nella rete.
Ma non sono solo le criprovalute a suscitare l’interesse da parte dei business attorno alla blockchain. Vediamo cosa sono gli NFT di cui tutti parlano.
Gli NFT
Gli NFT acronimo di non-fungible token, sono certificati di autenticità, proprietà e unicità di un bene digitale. Se vogliamo possiamo considerare ogni NFT come una criptovaluta di un solo e unico pezzo.
Il valore è quindi dato dal fatto che ogni NFT è unico e NON è rimpiazzabile. Possiamo acquistare un NFT (ad esempio sulla piattaforma di libero scambio Opensea.io) e farlo nostro per sempre. Se dovessimo rivenderlo perché c’è molta domanda saremo noi a fare il prezzo e non ci sarà alcun modo di replicare esattamente il nostro NFT (ossia il nostro certificato digitale).
Da qui possono nascere diverse utilità per le aziende. Vediamone alcune:
- Iscrizione a membership, abbonamenti o club privati, solo i possessori di una serie di NFT possono partecipare al nostro club aziendale;
- Finanziamento di progetti, potremmo vendere 10.000 NFT a 0,05 ETH e ricavarci 500 ETH (da togliere poi le commissioni, tasse etc) per finanziare una startup;
- Condivisione degli utili, lo si è visto nel mondo della musica dove alcuni artisti hanno proposto di condividere una % dei proventi dei loro album ai possessori dei loro NFT che li hanno supportati;
- Collezionismo. Sono molte le persone interessate a investire in oggetti da collezione, limitati e numerati che, si presume possano mantenere o veder crescere il valore nel tempo.
Ci sono tantissimi altri modi di utilizzare gli NFT e tanti altri devono ancora essere scoperti ma è bene per un’azienda informarsi su questo mondo.
Infine il modo più completo di sfruttare la blockchain, che comprende tutti gli strumenti visti sopra è il Metaverso.
Metaverso
C’è chi lo definisce “l’internet del futuro“. Il metaverso vuole essere uno spazio virtuale dove vivremo delle esperienze fortemente immersive, tanto da sembrarci reali anzi, migliori della realtà.
Il metaverso sfrutterà tecnologie innovative quali visori ottici, Artificial Intelligence, Realtà Aumentata per offrirci un’esperienza davvero unica e coinvolgente, integrata tra virtuale e reale.
La blockchain permetterà inoltre di “possedere” degli oggetti propri nel metaverso dato che può certificare le proprietà digitali. Pensiamo quindi a case in tre dimensioni, oggetti di abbellimento o di uso nel metaverso che possono essere acquistati e posseduti come in un mondo reale.
Risulta difficile definire con più precisione il metaverso dato che è ancora in fase di sviluppo primordiale. Eppure molte grandissime aziende ci stanno investendo miliardi. Come mai?
A ottobre 2021 Mark Zuckerberg (fondatore di Facebook) lancia un video di più di 1 ora in cui spiega la sua visione di metaverso. Il titolo parla chiaro “Il metaverso e come lo costruiremo assieme“.
Da allora la holding che possiede Facebook, Instagram, Whatsapp e altre attività cambia nome e diventa Meta. Segno di quanto l’azienda ci creda in questo trend.
In questo senso si stanno muovendo anche Microsoft ed Apple e se aziende di questo calibro decidono di investire in questa tecnologia vuol dire che il trend è segnato. Ma quali sono le utilità per le aziende?
Una delle utilità del metaverso potrebbe essere quella di offrire un nuovo ambiente di lavoro virtuale per team che lavorano a distanza. Ne ho parlato in questo articolo a inizio anno.
Se vuoi un esempio pratico, questo è il video della nostri prima riunione PerformancePPC dall’ufficio virtuale di Workrooms: Guarda il VIDEO.
Un altro utilizzo pratico saranno gli “store” ossia dei “punti vendita virtuali” che ogni brand potrà aprire al pubblico per, non solo proporre e vendere i propri prodotti, ma anche fornire un luogo di interazione sociale o addirittura un luogo di intrattenimento con giochi 3D. In questo caso vi consiglio di dare un occhio ai V-Store di The Nemesis.
Nasceranno migliaia di aziende che offriranno servizi nel metaverso. Esistono già designer e architetti che stanno disegnando abitazioni 3D pagate centinaia di migliaia di dollari. Ma anche per i servizi più comuni le aziende avranno bisogno di un supporto nel metaverso.
Noi in PerformancePPC stiamo studiando l’aspetto di marketing e pubblicità nel metaverso ad esempio, per poter fornire un servizio innovativo ai nostri clienti.
Conclusione
Abbiamo visto le basi della tecnologia blockchain che da il là per la nascita del Web 3.0 e abbiamo visto le prime 3 applicazioni di questa tecnologia.
Sicuramente questo è solo l’inizio ed emergeranno presto nuove applicazioni e opportunità per le aziende che sapranno essere più visionarie.
Non mi resta che invitarvi a seguirmi. Io continuerò a fare quello che mi appassiona di più: ricercare, studiare, applicare e divulgare informazioni utili a migliorare la vita delle persone attraverso il business nel digitale. Nei prossimi mesi ne vedremo delle belle.
Luca Faccin
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