Le tre colonne del Remote Project Management

Nello scorso articolo ho svelato i 5 SEGRETI per creare un team remoto ad alte prestazioni. Se non lo hai ancora fatto leggi prima di tutto quell’articolo!

Ok, sono buono, per comodità ti riporto qui i 5 segreti dei Remote Team 🙂

  • I giusti ingredienti di partenza;
  • L’infrastruttura formale;
  • L’infrastruttura informale;
  • La coordinazione;
  • Gli obiettivi.

Ma in questo nuovo articolo ti voglio svelare le tre colonne che rendono possibile implementare ognuno di quei 5 segreti per il Remote Work.

Sono tre aspetti fondamentali per lavorare in remoto. Quelli che mi hanno permesso di lavorare in questi anni con il mio team 100% remoto e creare la mia azienda liquida che conoscerete: PerformancePPC.

Queste tre colonne portanti sono:

  • Metodologie;
  • Strumenti;
  • Mentalità.

Semplice vero? ma all’interno di queste tre parole ci sono chiaramente varie soluzioni, varie metodologie, vari modi di utilizzare gli strumenti o approcciarsi al remote work.

Per questo considero questa matrice, formata dai 5 segreti e dalle 3 colonne, come un framework che si può adattare a qualsiasi attività.

Dal più ripetitivo lavoro d’ufficio alla progettazione di un ponte, dalla gestione di un eCommerce alla realizzazione di un servizio di delivery food.

Perchè non esiste una metodologia, uno strumento ed una mentalità giusta per tutti ma esistono delle strade segnate che possiamo seguire fino poi a decidere di costruirci noi delle scorciatoie.

Agile vuol dire anche “adattamento”.

Ogni azienda è diversa, ogni team è diverso ed ogni persona è diversa.

Se dovessimo quindi rappresentare questa matrice graficamente sarebbe così:

Matrice Remote Project Management.
Matrice del Remote Project Management.

Vediamo una ad una le 3 colonne.

Metodologie

Le metodologie sono i processi con i quali si gestisce un progetto. Si possono dividere in:

  • Classica (diagrammi di Gantt)
  • Agile (Scrum, Prince, Kanban, etc)

La metodologia classica è stata la prima metodologia messa in campo per gestire i progetti. Quindi divisione delle attività in sotto attività, creazione dei diagrammi di Gantt, milestone, identificazione percorso critico etc… Utile ancora oggi per progetti che sono legati ad eventi e scadenze a lungo termine.

Esempi classici: settore delle costruzioni edili e settore dell’organizzazione eventi.

La metodologia Agile, nata inizialmente in ambiente di sviluppo di software, comprende varie metodologie sviluppate sotto i medesimi principi base come la Scrum, Kanban etc… Si tratta di un processo più moderno ed adatto ai progetti complessi e mutevoli. Si basa su veloci cicli di pianificazione>realizzazione>misurazione>apprendimento che permettono di avere un estrema adattabilità a tutte le variabili del progetto.

In PerformancePPC abbiamo sviluppato una metodologia Agile tutta nostra, derivata da Scrum.

Qui sotto ti lascio un link al nostro video-corso Remote Project Management, se vuoi approfondire, ci sono per te 2 lezioni gratuite.

Ma ora passiamo agli strumenti.

Strumenti

Gli strumenti di lavoro di un team remoto si possono dividere in:

  • Strumenti di comunicazione
  • Strumenti di gestione progetto
  • Strumenti di time-tracking
  • Strumenti di produzione

Strumenti di comunicazione

Sono quei tools che ci permettono di comunicare in maniera efficace con il team, con clienti e con fornitori.

Tra gli strumenti di comunicazione per video call consiglio Zoom, Skype o Whereby. Importante, prendete la versione pro se necessario ma registrate sempre le call che fate. Vi torneranno utili.

Poi ci sono strumenti di messaggistica instantanea, consiglio Telegram che in questo momento funziona piuttosto bene. Eviterei per quanto possibile l’uso delle email.

Strumenti di gestione progetto

Qui potete usare Basecamp, Moday o Trello. Tutti ottimi tools per tenere traccia delle attività e scambiarsi informazioni tra il team. Noi nel particolare utilizziamo Trello, con impostazione della bacheca secondo il nostro modello Performance.

Strumenti per il time-tracking

Sono quelli strumenti che permettono di tenere traccia del tempo che impiagate per svolgere le attività. Noi non li utilizziamo per retribuire il personale ma bensì per valutare il “peso” di ogni attività che facciamo. Occorre sempre tenere conto del rapporto budget-tempo infatti.

Strumenti per la produttività

Intendo strumenti per produrre documenti, disegni, fogli di calcolo…etc. Qui consiglio di lavorare sempre in cloud! Google Suite ad esempio permette di creare ogni sorta di documento ed archiviarlo automaticamente nella grande nuvola di Google dove è al sicuro da hacker, esplosioni dell’hard disk del vostro PC, da un incendio o da un terremoto!

Lavorare in cloud da diversi vantaggi come ad esempio archiviazione automatica di tutte le modifiche che fate o la possibilità di lavorare in più persone in contemporanea nello stesso documento.

Mentalità

Questa è l’ultima colonna ma anche la più importante: per lavorare in remoto ci vuole la giusta mentalità.

Il manager non può più controllare visivamente la presenza nel luogo di lavoro del collaboratore, ci si deve basare sui risultati ottenuti.

La produttività e il lavoro a performance lo ammetto, non è cosa da tutti, ma non è poi la cosa più giusta da fare?

Se siamo in un team di lavoro non è forse per portare il nostro contributo nel modo più efficace possibile?

Non è detto che ogni membro del team deva vivere per il proprio lavoro o deva pensare ossessivamente a portare risultati performanti, ma semplicemente deve essere responsabile di realizzare in autonomia ed in tempo le attività che gli vengono assegnate.

Difficile mantenere una mentalità da impiegato d’ufficio per riuscire a lavorare bene in remoto, qui non basta occupare le ore, bisogna anche che queste ore portino dei risultati tangibili, tutto sommato serve un po’ di spirito imprenditoriale.

Che mi crediate o no poi il manager di un team remoto si trova più a gestire l’eccesso di lavoro delle persone piuttosto che il sotto-lavoro.

Conclusione

Nel video-corso Remote Project Management insegno proprio a creare il proprio sistema di gestione in remoto partendo dalla matrice del remote project management.

Una gran mole di contenuti:

  • 60 minuti di lezione sui 5 segreti della Remote Team Collaboration;
  • 120 minuti di metodologie di gestione progetto applicate;
  • 120 minuti per spiegare quali strumenti usare e sopratutto come usarli, infatti i software permettono diverse modalità di utilizzo;
  • 100 minuti dedicati alla mentalità del team e del manager per il remote working ad alte prestazioni;
  • 120 minuti di lezioni bonus, dalla gestione del team liquido alla creazione di business online fino alla gestione del tempo personale con il sistema che ho sviluppato personalmente.

Altre lezioni sono in arrivo ma sono ancora un segreto e saranno per voi una piacevole sorpresa (gratuita per chi avrà acquistato il corso Remote Project Management).

Per scoprire di più sul corso Remote Project Management scarica le prime 2 Lezioni gGratuite:

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