Smart working: le 3 chiavi per motivare un team da remoto

Creare un gruppo di lavoro motivato significa ridurre la necessità di controllo pressante da parte dei manager e avere dei collaboratori più felici.

In questo articolo condivido 3 leve fondamentali per motivare i collaboratori da remoto.

Le 3 chiavi per motivare il team remoto.

I knowledge workers vanno motivati

Il mondo del lavoro di oggi è sempre più complesso.

Le persone si trovano ogni giorno ad affrontare nuovi problemi. Problemi complessi, che non si ripetono mai uguali ma che richiedono uno sforzo intellettuale per essere risolti.

I lavori più ripetitivi vengono sempre più affidati a robot e intelligenza artificiale.

I lavoratori sono quindi sempre più “knowledge workers” tradotto rozzamente in italiano “lavoratori della conoscenza”. In pratica portano valore al mercato risolvendo problemi grazie alla loro conoscenza.

Essendo questo uno sforzo conscio, un lavoro non ripetitivo, le persone hanno bisogno di essere veramente motivate per svolgerlo al meglio.

Ecco quindi 3 chiavi per motivare il vostro team se lavorate in settori che richiedano il vero impegno intellettuale delle persone.

Le 3 chiavi per motivare un team di lavoro da remoto.

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Arriviamo al dunque:

Penny Pullan, autrice del libro “Virtual Leadership” ci riporta una ricerca secondo cui le 3 leve fondamentali per motivare le persone (che NON svolgono task ripetitivi) sono le seguenti:

  1. Scopo: le persone per essere motivate hanno bisogno di connettere il loro lavoro a uno scopo più grande di loro stessi. Lo scopo dà un significato più profondo al lavoro se collegato al benessere non solo del lavoratore ma anche del mondo che lo circonda.
  2. Autonomia: occorre rispettare il desiderio delle persone di guidare la propria vita. Le persone vogliono essere padrone del proprio destino. Occorre lasciare autonomia decisionale e possibilità di auto-settare i propri micro-obiettivi in maniera congruente con quelli che sono gli obiettivi aziendali.
  3. Miglioramento: le persone per essere motivate internamente hanno bisogno di percepire un miglioramento personale. Le persone hanno bisogno di crescere e diventare sempre migliori in qualcosa che per loro è importante. Lo studio, l’esperienza e la crescita personale sono elementi molto motivanti per i knowledge workers.

Importante notare che questi 3 elementi sono molto più motivanti delle punizioni che potremmo applicare al team di lavoro.

Alcuni esempi

Esempio 1: Palestra

Immaginiamo di gestire una palestra con dei personal trainer dipendenti. I personal trainer saranno più motivati se ricordiamo loro che lo scopo del loro lavoro è quello di aiutare le persone a stare meglio, vivere una vita più sana e lunga.

I personal trainer saranno più motivati se potranno schedulare loro stessi gli appuntamenti settimanali, rispettando gli impegni aziendali.

Il personal trainer sarà più motivato se potrà lui stesso beneficiare della palestra o fare dei corsi mensili per migliorare nella sua professionalità.

Esempio 2: Sviluppatore Software

Immaginiamo un’azienda che sta progettando un software per il controllo della sicurezza degli accessi in metropolitana.

Il progettista software sarebbe più motivato se gli fosse spiegato che lo scopo ultimo del suo lavoro è quello di aumentare la sicurezza delle persone che viaggiano in città rendendo la società migliore, salvando anche vite.

Sarebbe altresì più motivato se gli fosse lasciata la possibilità di settare in autonomia gli obiettivi settimanali per la realizzazione del software che possano portare al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Il progettista software per raggiungere i suoi obiettivi e soluzionare i problemi che ogni giorno si presentano dovrà studiare e imparare nuove cose, se l’azienda fornisce a lui gli strumenti per poterlo fare si sentirà più motivato perchè alla fine del progetto sarà cresciuto molto professionalmente.

Questa cosa va ricordata ai collaboratori.

Esempio 3: Venditore

Possiamo motivare un venditore ricordano che lo scopo del suo lavoro non è solo quello di chiudere una vendita per l’azienda ma è anche quello di migliorare la vita del cliente fornendogli il prodotto di cui aveva bisogno.

Il venditore è più motivato se ha ampia possibilità di organizzare il proprio giro di presentazioni. Rispettando così gli obiettivi aziendali e gli spazi della sua vita quotidiana.

Il venditore viene motivato maggiormente se oltre a corsi di formazione tecnici sul prodotto gli vengono erogati corsi per migliorare le sue abilità di vendita personali. E dopo un anno si sente cresciuto e motivato a continuare a lavorare con l’azienda per la crescita di entrambe le parti.

Conclusioni per i team leaders

Nel lavoro da remoto non solo c’è ampio spazio per implementare queste tre chiavi ma risulta anche più conveniente per l’azienda.

Avrete capito che nel modello di leadership tradizionale “command-and-control” queste tre chiavi non vengono rispettate.

Ma con un nuovo modello di leadership, dove il leader è un coach per il team, queste tre chiavi diventano fondamentali.

Siate dei coach per il vostro team, definite uno scopo più alto per il loro lavoro, lasciate ampia libertà organizzativa e fate in maniera di far crescere le persone. Perchè l’azienda in fondo è: le persone che la compongono.

Luca F.

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